Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.
Quel che so con certezza è che la mia vita è iniziata quando avevo da poco compiuto diciassette anni, un pomeriggio in cui, per l’ennesima volta, mi trovavo in casa di Medea la figlia di nessuno, Medea la problematica, la ripetente, l’abbandonata dalla madre, l’allontanata da un padre troppo affettuoso, l’accolta dal nonno materno. Quel giorno, invece di lasciarsi come sempre aiutare con la versione di latino, si era stesa sul letto, tirandosi giù i jeans. Ricordo con maniacale precisione le sue cosce per come erano allora e nella mia mente Medea è ancora imprigionata in quell’incontro purtroppo irripetibile.
SPLIT, la rivista online di Pidgin Edizioni, ospita un mio racconto intitolato Cronaca di un desiderio. Per chi volesse andare oltre le prime righe riportate qui sopra non deve fare altro che cliccare qui.
Buona lettura…
stay calm within the chaos
Un piccolo giro nel mio mondo spelacchiato.
Un po' al di qua e un po' al di là del limite
Per un romanzo diffuso dell'Antropocene
La vita è l'unica opera d'arte che possediamo.
Recensioni, consigli di lettura e cose da lettori
“Faccio dire agli altri quello che non so dire bene io", Michel De Montaigne
«La filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità.» (Antonio Tabucchi)