Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.
Dopo un primo incontro con la pubblicazione di un racconto intitolato Stop (qui), è iniziata una bella collaborazione con la redazione di Offline. Mi è stato proposto di partecipare ad una scrittura a più mani. La materia prima su cui lavorare? Un paese, cinque personaggi principali e una strana pioggia di rane di cui nessuno riesce a spiegare l’origine. Ho subito accettato la sfida. Il mio personaggio, quello che io porto avanti, si chiama Nina. Sì, una donna. Per giunta madre. Oggi esce il mio contributo, Via da questo posto, il tredicesimo episodio della Serie di Offline. Non aggiungo altro, a parte ringraziare Ivan Nannini, che introduce il pezzo, ed Elena Liverani, che con la sua bella illustrazione impreziosisce la storia. Per chi volesse leggerla non deve far altro che cliccare (qui).
STORIE SELVATICHE DI FIABE, MITI E TESTI SACRI CHE APRONO LE PORTE ALLA RICCHEZZA
Il mondo nel quale siamo nati è brutale e crudele, e al tempo stesso di una divina bellezza. Dipende dal nostro temperamento credere che cosa prevalga: il significato, o l'assenza di significato. (Carl Gustav Jung)
Blog della Biblioteca di Filosofia, Università degli studi di Milano
Un piccolo giro nel mio mondo spelacchiato.
Un po' al di qua e un po' al di là del limite
Per un romanzo diffuso dell'Antropocene
La vita è l'unica opera d'arte che possediamo.
Recensioni, consigli di lettura e cose da lettori
Come sempre, mi piace la tua scrittura e mi piacciono i tuoi racconti.Belli. Non facili.
Interessante anche Offline.
Mi prendo del tempo – è un momento di sovraccarico – per leggere meglio. Per capire.
Tu continua. Io leggo.
Hai ragione, Offline è davvero una bella realtà. E so, da quello che scrivi, dai tuoi “avvisi”, che il tempo è sempre più tiranno. Per il resto, beh, innanzitutto grazie, e poi: faccio quello che posso.