Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.
Il quinto numero della Rivista Offline ospita Stop, un mio racconto. Per chi volesse leggerlo, può scaricare il numero QUI. Ci sono un incrocio e quattro persone al volante – abbastanza per tirarne fuori una storia.
“Faccio dire agli altri quello che non so dire bene io", Michel De Montaigne
scrittore in Milano, Mondo
«Oὕτως ἀταλαίπωρος τοῖς πολλοῖς ἡ ζήτησις τῆς ἀληθείας, καὶ ἐπὶ τὰ ἑτοῖμα μᾶλλον τρέπονται.» «Così poco faticosa è per i più la ricerca della verità, e a tal punto i più si volgono di preferenza verso ciò che è più a portata di mano». (Tucidide, Storie, I 20, 3)
Rivista culturale on line
Ogni scelta modella la tua vita. Diventa consapevole delle tue scelte
viaggiare in tutti i sensi
Un uscio, una cosa d'ognuno cose.
di letture e scritture a cura di giulio mozzi
La presentazione del racconto dice che narri del malessere strisciante dei quattro protagonisti fermi ad un crocio. Io direi che sono cinque se si considera che il “Primogenito ” invade l’ultima scena e la fa da padrone sulle sindromi di quei poveri adulti, ruderi di una società logora e vecchia.
Bel racconto interessante per le figure che hai tratteggiato e per la capacità con cui hai tessuto i casi della loro vita.
Grazie per l’apprezzamento. Effettivamente sì, personaggio muto, rappresentante della norma “acefala”, quel “primogenito”, come tu puntualmente lo definisci, è un già dato, una sorta di a priori che articola tristi destini.
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