Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.
Anche questo post, così come per la Lettera aperta ad un ex amico (QUI), nasce dalla volontà di riproporre un’occasione di incontro fra questo spazio e Cartaresistente. Questa volta sotto altra forma di “Consigli d’autore”. Sorrido, nel rileggere queste poche righe, tutte di se e di ma, giustificazioni e ricerca affannosa di approvazione (mi torna in mente un post dedicato al saggio A che gioco giochiamo di Eric Berne e intitolato Di quante carezze hai bisogno?). Non che il mio fare sia molto diverso adesso – forse è solo meno plateale. Allora consigliavo L’opera struggente di un formidabile genio di Dave Eggers. Non proprio originale, come scelta, ma quel libro l’avevo letto subito prima di ricevere l’invito di Fernando e se proprio dovevo consigliare qualcosa che mi era piaciuto, allora avevo deciso di optare per il romanzo che maggiormente mi aveva colpito in quel periodo. Buona lettura…
È davvero difficile consigliare un libro. Le ragioni di tale difficoltà sono molte, anche se non è certo questo il luogo per farne un elenco. Una cosa è però evidente: è difficile consigliare un libro perché farlo significa dire a se stessi e agli altri (consapevoli o meno non importa): io ho fiuto, sono una sorta di cane da tartufo per la buona letteratura. Ma tutto questo, purtroppo, espone al rischio di essere sbeffeggiati. Insomma, consigliare un libro è difficile in sé, ma lo è anche perché si ha sempre in testa la possibile reazione degli altri. Per fortuna ci sono grandi scrittori che sfornano opere che letteralmente si impongono, libri che tutti dovrebbero leggere. Insomma, ci sono libri che ti fanno mettere da parte ogni forma di timore, libri che sono con tutta evidenza dei tartufi, anche se tu non sei così sicuro di avere un gran fiuto. Uno di questi libri (alla fine ci sono arrivato) è L’opera struggente di un formidabile genio di Dave Eggers. Romanzo che una volta iniziato non si riesce a mollare e, una volta finito, a dimenticare. Dave Eggers ci consegna un’opera che ha tutti gli ingredienti: ironia sferzante e momenti davvero esilaranti (fra tutti il tentativo di Dave di entrare in un reality show di MTV), così come pagine, e non sono poche, realmente struggenti. Esilarante e struggente è la voce di Dave, il ventenne protagonista che, dopo la morte dei genitori, deve occuparsi di Toph, il fratello di otto anni. Così il lettore si trova catapultato in un turbinio di peripezie, traslochi, bislacche iniziative per sbarcare il lunario, disquisizioni più o meno strampalate. L’opera struggente di un formidabile genio è sì avvincente, divertente e commovente, ma non lo è a buon mercato. Quando si consiglia un libro bisogna dirla tutta, ma proprio tutta. L’autore chiede una partecipazione attiva, pretende attenzione e disciplina. Qui non si apre il libro per leggere semplicemente una storia. Dave Eggers ci impone delle Regole e suggerimenti per apprezzare meglio questo libro e poi una Prefazione e persino dei Ringraziamenti. Nel libro ci sono note, rimandi e contraddizioni a non finire (con relative, e contraddittorie, note e rimandi e giustificazioni). Questa non è un’opera semplice, va letta con attenzione. Ma alla fine ripaga, e con gli interessi. A proposito, ecco un altro ingrediente che rende questo romanzo giustamente famoso: Dave Eggers non consegna questa storia ad un ipotetico lettore, no, Dave vuole parlare col lettore in carne ed ossa, guardarlo negli occhi. Dave vuole raccontarti per filo e per segno come sono andate le cose, vuole proprio raccontarlo a te.
Un assaggio tratto dai Ringraziamenti:
…l’autore ci tiene a farvi sapere:
Che è una persona come voi.
Che, come voi, cade addormentato poco dopo essersi sbronzato.
Che di tanto in tanto fa sesso senza preservativo.
Che a volte cade addormentato mentre sta facendo sesso, ubriaco e senza preservativo.
Che non ha mai offerto ai propri genitori un servizio funebre dignitoso.
Che non ha mai finito l’università.
Che si aspetta di morire giovane.
Che, per il fatto che suo padre fumava, beveva e di conseguenza è morto, egli ha paura del cibo.
Che sorride quando vede giovani di colore con in braccio dei bambini.
In una parola: è un tipo attraente. E questo è solo l’inizio!
STORIE SELVATICHE DI FIABE, MITI E TESTI SACRI CHE APRONO LE PORTE ALLA RICCHEZZA
Il mondo nel quale siamo nati è brutale e crudele, e al tempo stesso di una divina bellezza. Dipende dal nostro temperamento credere che cosa prevalga: il significato, o l'assenza di significato. (Carl Gustav Jung)
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Per un romanzo diffuso dell'Antropocene
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Ehhh, con così poche parole, però allettanti e convincenti… mi hai fatto venire una voglia che non ti dico 😉 Un altro libro che finisce dritto nella lista dei desideri.
È che merita di starci, in quella lista. È un libro riuscito!
Dave Eggers non mi esalta come scrittore ma ogni cosa che ho letto scritta da lui ha sempre un effetto positivo. Possiede una capacità (che non tutti hanno) che quando chiudo un suo libro io abbia sempre qualcosa su cui pensare, riflettere e io trovo questa cosa sempre ottima! Questo è stato il suo primo libro che ho letto (perchè ne parlava DFW) e da allora non ho più smesso!
Stesso percorso. Sono arrivato a questo romanzo (È a questo scrittore) passando per DFW. Bell’incontro…indubbiamente.
E io invece non l’ho mai letto. Altra riparazione urgente da porre in elenco, Con una certa priorità.
È un libro intrigante. Leggerlo, a suo tempo, era stato davvero spassoso.