Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.
Lo scorso settembre, per puro caso, mi sono imbattuto nella notizia di un concorso – Lumiere racconti. Solitamente non prendo parte a queste iniziative (per mancanza di tempo e idee), ma vista la giuria e il bando, mi sono detto che provare non avrebbe fatto male a nessuno, se non a me. Il racconto avrebbe dovuto avere per oggetto la “Luce“, in tutti i sensi che a questa parola possono essere attribuiti. A leggere il tema mi era subito tornato alla mente un foglietto volante con su scritte un paio di frasi e poi messo da parte in attesa che l’idea trovasse l’occasione per prendere forma. L’occasione si era presentata – e così ne è venuto fuori Più di una semplice fotofobia. Il racconto è arrivato sesto ed è stato pubblicato sul sito Lumiere racconti. Per chi volesse, lo trova QUI.
Buona lettura…
Per un romanzo diffuso dell'Antropocene
La vita è l'unica opera d'arte che possediamo.
Recensioni, consigli di lettura e cose da lettori
“Faccio dire agli altri quello che non so dire bene io", Michel De Montaigne
«La filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità.» (Antonio Tabucchi)
scrittore in Milano, Mondo
ΟYΤΩΣ AΤΑΛΑIΠΩΡΟΣ ΤΟIΣ ΠΟΛΛΟIΣ H ΖHΤΗΣΙΣ ΤHΣ AΛΗΘΕIΑΣ, ΚΑI EΠI ΤA EΤΟIΜΑ ΜAΛΛΟΝ ΤΡEΠΟΝΤΑΙ. «Così poco faticosa è per i più la ricerca della verità e molti si volgono volentieri verso ciò che è più a portata di mano». (Thuc. I 20, 3)
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Molto bello!
Grazie!
Bel racconto. Complimenti!
Grazie!