Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.
Lo scorso settembre, per puro caso, mi sono imbattuto nella notizia di un concorso – Lumiere racconti. Solitamente non prendo parte a queste iniziative (per mancanza di tempo e idee), ma vista la giuria e il bando, mi sono detto che provare non avrebbe fatto male a nessuno, se non a me. Il racconto avrebbe dovuto avere per oggetto la “Luce“, in tutti i sensi che a questa parola possono essere attribuiti. A leggere il tema mi era subito tornato alla mente un foglietto volante con su scritte un paio di frasi e poi messo da parte in attesa che l’idea trovasse l’occasione per prendere forma. L’occasione si era presentata – e così ne è venuto fuori Più di una semplice fotofobia. Il racconto è arrivato sesto ed è stato pubblicato sul sito Lumiere racconti. Per chi volesse, lo trova QUI.
Buona lettura…
“Faccio dire agli altri quello che non so dire bene io", Michel De Montaigne
scrittore in Milano, Mondo
«Oὕτως ἀταλαίπωρος τοῖς πολλοῖς ἡ ζήτησις τῆς ἀληθείας, καὶ ἐπὶ τὰ ἑτοῖμα μᾶλλον τρέπονται.» «Così poco faticosa è per i più la ricerca della verità, e a tal punto i più si volgono di preferenza verso ciò che è più a portata di mano». (Tucidide, Storie, I 20, 3)
Rivista culturale on line
Ogni scelta modella la tua vita. Diventa consapevole delle tue scelte
viaggiare in tutti i sensi
Un uscio, una cosa d'ognuno cose.
di letture e scritture a cura di giulio mozzi
Molto bello!
Grazie!
Bel racconto. Complimenti!
Grazie!