Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.
Lo scorso settembre, per puro caso, mi sono imbattuto nella notizia di un concorso – Lumiere racconti. Solitamente non prendo parte a queste iniziative (per mancanza di tempo e idee), ma vista la giuria e il bando, mi sono detto che provare non avrebbe fatto male a nessuno, se non a me. Il racconto avrebbe dovuto avere per oggetto la “Luce“, in tutti i sensi che a questa parola possono essere attribuiti. A leggere il tema mi era subito tornato alla mente un foglietto volante con su scritte un paio di frasi e poi messo da parte in attesa che l’idea trovasse l’occasione per prendere forma. L’occasione si era presentata – e così ne è venuto fuori Più di una semplice fotofobia. Il racconto è arrivato sesto ed è stato pubblicato sul sito Lumiere racconti. Per chi volesse, lo trova QUI.
Buona lettura…
STORIE SELVATICHE DI FIABE, MITI E TESTI SACRI CHE APRONO LE PORTE ALLA RICCHEZZA
Il mondo nel quale siamo nati è brutale e crudele, e al tempo stesso di una divina bellezza. Dipende dal nostro temperamento credere che cosa prevalga: il significato, o l'assenza di significato. (Carl Gustav Jung)
Blog della Biblioteca di Filosofia, Università degli studi di Milano
Un piccolo giro nel mio mondo spelacchiato.
Un po' al di qua e un po' al di là del limite
Per un romanzo diffuso dell'Antropocene
La vita è l'unica opera d'arte che possediamo.
Recensioni, consigli di lettura e cose da lettori
Molto bello!
Grazie!
Bel racconto. Complimenti!
Grazie!