Tommaso Aramaico

Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.

Dialoghi #6

–          Che è, scemo?

–          No, sordo, e anche muto. È spuntato fuori dal nulla un paio di settimane fa.

–          Mhmm.

–          Gli diamo qualcosa da mangiare. Lo chiamiamo Senzanome.

–          Come?

–          Non ha un nome o non lo sa o non è capace a dircelo, probabilmente è mezzo scemo come dici tu, e così noi lo abbiamo chiamato Senzanome.

–          Mhmm.

–          Già.

–          Il suo nome è Senzanome.

–          L’hai appena detto.

–          Allora ha un nome?

–          Si.

–          Quindi non è senza nome, se ha un nome.

–          Hey amico, dove vuoi arrivare?

–          Hai appena detto che ha un nome.

–          Già.

–          Eppure lo chiamate tutti Senzanome.

–          Puoi giurarci.

–          Amico mio, prometti di non offenderti.

–          Non posso prometterti nulla, però parla.

–          Questa è un’aporia, amico.

–          Che?

–          Insomma, quello un nome ce l’ha o non ce l’ha.

–          No, che non ce l’ha, cazzo! È per questo che lo chiamiamo Senzanome.

–          Ma se tutti lo chiamate allo stesso modo, allora lui ha un nome e questo nome è Senzanome.

–          Non vedo il problema, amico.

–          Il problema sta nel fatto che non potete chiamare Senzanome uno che un nome invece ce l’ha.

–          E come dovremmo chiamarlo?

–          Col suo vero nome, cristo!

–          Nessuno di noi lo conosce, questo mi sembrava di avertelo già detto.

–          Amico tu hai le idee confuse. Hai detto esplicitamente che tu lo chiami per nome.

–          Frena, frena, mi stai mandando il cervello in pappa.

–          Ok, scusa.

–          Tranquillo.

–          No, davvero, scusa, non volevo dirti che eri caduto in un’aporia.

–          Scuse accettate.

–          Bene, e come facciamo con quello?

–          Chi?

–          Il sordomuto, lo straniero, l’uomo che è venuto dal nulla, forse da lontano.

–          Direi che non me ne frega un emerito cazzo!

–          Sicuro?

–          Cazzo, amico, non so nemmeno il suo fottuto nome.

–          Adesso ti riconosco!

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Questa voce è stata pubblicata il novembre 17, 2013 da con tag .

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