Tommaso Aramaico

Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.

C. Rubicco, Orovitz. Delitto al livello 4 blocco 5435

Immagine

Una giornata qualunque di novembre. Anche volendo non saprei dire che giorno sia con certezza. Guardando fuori dalla finestra sembrerebbe una domenica pomeriggio triste e uggiosa, ma forse non è così. Sono solo sicuro che è pomeriggio. Vivo da solo e faccio il detective. Mi chiamo Edi Orovitz…ma forse non mi avete mai sentito nominare”. L’incipit di Orovitz. Delitto al livello 4 blocco 5435 (Officine Editoriali) catapulta il lettore in una New Orleans cresciuta a dismisura, in una città grassa, che ha consumato tutto lo spazio edificabile, rendendone necessaria un’espansione verticale, a strati. Stipati in livelli e blocchi, gli uomini sembrano ordinati in caste, divisi in quelli che vivono in alto e quelli relegati in basso, nel sottosuolo, lì dove non arriva la luce del sole, luogo buono solo per i disadattati, per quelli che vivono di espedienti. È in questa città al tempo stesso devastata e tecnologicamente avanzata – in un misto di degrado e ambienti asettici – che si muove il detective Orovitz, investigatore vecchio stampo, schiacciato dalla solitudine, con un bicchiere in mano e una sigaretta sempre accesa fra le labbra. Un uomo che pare proprio non essersi adattato ai vertiginosi cambiamenti avvenuti tutto intorno a lui e che, attraverso Rey Robinson, vice direttore della S.C.U.F., viene chiamato a salire su in alto, verso quella parte ricca di New Orleans a molti preclusa. Robinson lo chiama ad indagare sul furto di importanti documenti contenenti informazioni su di una scoperta apparentemente rivoluzionaria. Qui iniziano le indagini che porteranno Orovitz ad imbattersi in un cadavere e ad incontrare personaggi diversi, tutti dislocati secondo i molteplici livelli e blocchi che compongono la città, tutti ugualmente imbrigliati in una trama che solo alla fine si rivela nella sua vera natura. Chi è Rey Robinson? Cosa gli è stato rubato e da chi? Dove può portare l’ambizione e la voglia di farcela? Di emergere? La prosa asciutta e controllata di Carmine Rubicco ci consegna una storia compatta, che si legge d’un fiato.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il luglio 19, 2013 da con tag .

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Alcune immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimosse. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Inserisci il tuo indirizzo email per seguire questo blog e ricevere notifiche di nuovi messaggi via e-mail.

Cookie Policy

Questo blog è ospitato su piattaforma WordPress.com con sede e giurisdizione legale negli USA. La piattaforma fa uso di cookie per fini statistici e di miglioramento del servizio. I dati sono raccolti in forma anonima e aggregata da WordPress.com e la titolare del suddetto blog non ha alcun accesso ai dettagli specifici (IP di provenienza, o altro) dei visitatori.
Il visitatore può bloccare tutti i cookie (di qualunque sito web) tramite opportuna configurazione dal menu "Opzioni" del proprio browser.
Questo blog è soggetto alla Privacy Policy della piattaforma WordPress.com.

Blog che seguo

Mădălina lu' Cafanu

stay calm within the chaos

Pensieri spelacchiati

Un piccolo giro nel mio mondo spelacchiato.

Aureliano Tempera

Un po' al di qua e un po' al di là del limite

La Grande Estinzione

Per un romanzo diffuso dell'Antropocene

L'arte di salvarsi

La vita è l'unica opera d'arte che possediamo.

Il verbo leggere

Recensioni, consigli di lettura e cose da lettori

Antologia del TEMPO che resta

“Faccio dire agli altri quello che non so dire bene io", Michel De Montaigne

IL CLUB DEL SAPERE FILOSOFICO

«La filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità.» (Antonio Tabucchi)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: