Lì dove è pieno di nomi propri, c'è un nome che di nessuno è proprio. Chi l'ha scelto? Chi lo subisce? E perché? Meschino.
– Leggevo Freud.
– Ah!
– Si, sfogliavo Inibizione, sintomo, angoscia. Sigmund sostiene che scrivere può essere simbolo del coito…
– Cosa?
– Si, nel senso dell’inchiostro che va a sporcare il foglio.
– Mhmm.
– Si, e c’è scritto anche che camminare può essere qualcosa come calpestare madre terra, insomma, tutte cose di tipo sessuale, e c’è scritto che ci sono persone che hanno schifo di certe cose che si portano dentro e allora non scrivono o non camminano.
– Tu sei sempre lì che scrivi e scarabocchi e disegni…anche adesso!
– Si, sto disegnando la testa di un coniglio…vedi, si inizia disegnando un pisello con la punta all’in su, e poi ci fai le orecchie e i denti e i baffi, vedi? Facile, no?
– Si, e poi cammini molto.
– Si.
– Non sei mai in macchina, vai sempre a piedi.
– Sempre!
– Tu sei uno che ci dà dentro di brutto, eh?
– No, sublimo.
STORIE SELVATICHE DI FIABE, MITI E TESTI SACRI CHE APRONO LE PORTE ALLA RICCHEZZA
Il mondo nel quale siamo nati è brutale e crudele, e al tempo stesso di una divina bellezza. Dipende dal nostro temperamento credere che cosa prevalga: il significato, o l'assenza di significato. (Carl Gustav Jung)
Blog della Biblioteca di Filosofia, Università degli studi di Milano
Un piccolo giro nel mio mondo spelacchiato.
Un po' al di qua e un po' al di là del limite
Per un romanzo diffuso dell'Antropocene
La vita è l'unica opera d'arte che possediamo.
Recensioni, consigli di lettura e cose da lettori